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Perché comprare un SUV

Le auto si differenziano per le loro caratteristiche. Oggi sul mercato si possono trovare macchine realizzate per essere il più possibile maneggevoli in mezzo al grande traffico come le city car, oppure si possono acquistare modelli più voluminosi, che hanno come principale obiettivo il comfort di tutti i passeggeri. Questo è il caso delle vetture note come SUV, abbreviazione di Sport Utility Vehicle. I SUV hanno conosciuto una importante diffusione negli ultimi anni, grazie alle loro caratteristiche che rendono questi veicoli versatili e adatti per un’ampia fascia di pubblico.

Scoprite insieme a noi perché comprare un SUV può essere una scelta da tenere in forte considerazione.

Spazio per tutti

I SUV sono piuttosto voluminosi, e ciò si traduce in un maggiore spazio all’interno dell’abitacolo. I SUV per le famiglie numerose possono essere delle valide alternative alle monovolume, anche grazie alla presenza di un ampio bagagliaio. Possiamo caricare senza difficoltà ciò che vogliamo, dalla spesa per tutta la settimana a valigie e borse contenenti tutto ciò che serve per le nostre vacanze.

Il comfort nell’abitacolo è uno dei motivi che rende questi veicoli adatti per viaggiare su quattro ruote. Chi ama affrontare viaggi di centinaia di chilometri in auto potrà garantire a tutti i passeggeri la massima comodità, offrendo a ognuno i suoi spazi.

In più si può utilizzare l’ampia superficie del tetto della macchina per installare ulteriori accessori, come ad esempio un baule da tetto o accessori come portasci e portabici. Con questi strumenti possiamo sfruttare al meglio lo spazio a disposizione.

La struttura dei SUV

Ciò che caratterizza i SUV è la loro struttura. Oltre a essere molto voluminosi hanno un assetto rialzato rispetto a modelli come le berline o le station wagon. Il pianale è più alto, e ciò lo protegge meglio da buche e dossi che possiamo incontrare sulle strade più dissestate. Inoltre l’assetto rialzato garantisce un’ottima tenuta di strada e permette una maggiore sportività alla guida. Per questo i SUV sono tra i veicoli migliori quando si viaggia, permettendo di superare non solo le strade asfaltate, ma anche i percorsi meno curati che possiamo trovare lontani dai grandi centri.

La maggiore altezza di chi è al volante permette una più ampia visuale della strada di fronte a noi. Una migliore visuale consente di guidare con maggiore sicurezza e di avere un’elevata percezione degli imprevisti.

L’assetto rialzato può essere utile per coloro che hanno problemi con la schiena e hanno difficoltà a piegarsi. Il sedile dei SUV è posizionato più in alto e per questo può risultare più comodo da raggiungere.

Da provare con un test drive

Chi non ha avuto l’occasione di guidare un SUV potrebbe non avere una reale percezione dei suoi vantaggi. Per questo possiamo chiedere in concessionaria di effettuare un test drive. Ritrovarsi al volante di un’auto è la soluzione migliore per capire quali sono i reali vantaggi di uno specifico modello. Si avrà anche modo di provare i sistemi di assistenza alla guida che sono installati sui modelli attuali. Alcuni di questi software possono cambiare radicalmente la propria esperienza in strada, permettendo di affrontare ogni genere di imprevisto e di reagire nella maniera più tempestiva possibile.

Un test drive potrebbe essere l’occasione di testare dei modelli dotati di motori ibridi o elettrici, utili per abbassare sia i consumi che le emissioni di gas serra.

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Personalizzare l’auto con gli accessori

Dopo aver acquistato una macchina ci si potrebbe rendere conto che si hanno necessità specifiche, a cui gli strumenti e gli optional dell’auto non sono in grado di rispondere. In queste situazioni si possono acquistare degli accessori auto, prodotti di ogni tipo, nati per personalizzare il più possibile l’esperienza degli automobilisti e dei passeggeri.

Oggi il mercato propone un gran numero di accessori diversi tra loro. Per questo abbiamo scelto di selezionarne alcuni in questo articolo.

Un nuovo aspetto

Sono molti coloro che vorrebbero donare alla propria automobile un aspetto unico e inimitabile. Per questo si possono acquistare numerosi accessori che permettono di personalizzare la vettura fin nei minimi dettagli.

I cerchi in lega sono una soluzione molto apprezzata. Possiamo sostituire i normali cerchi delle ruote con questi prodotti, realizzati con ottimi materiali e con design decisamente particolari, molto diversi da quelli standard con cui le auto escono dalla concessionaria.

Per coloro che amano le macchine dall’aspetto sportivo una buona soluzione sono gli spoiler da tetto, da applicare nella parte posteriore della vettura. Gli spoiler da tetto migliorano leggermente l’aerodinamicità del veicolo.

Anche l’interno dell’abitacolo può essere personalizzato, acquistando prodotti come i battitacco, i set copripedaliera e i coprisedili. Scegliendo con attenzione si potrà rendere la propria macchina differente da tutte le altre dello stesso modello

Per chi ama lo sport

Per alcuni sport, come lo sci o il ciclismo, è utile poter portare con sé i propri strumenti, ma molto spesso lo spazio all’interno dell’auto non permette di trasportare agevolmente tutto ciò che serve. Per questo sono stati progettati degli accessori che permettono di usare una parte dell’auto che spesso è del tutto inutilizzata: il tetto.

Sul tetto della macchina si possono applicare portabici, portasurf, portabici e portacanoa. Sono semplici da installare e molto sicuri. Per la bici potrebbe essere più comodo un portabicicletta da posizionare nella parte posteriore della macchina, così da non doverla sollevare del tutto sul tetto della vettura.

Per viaggiare nel massimo comfort

Non è raro che si scelga di affrontare dei viaggi su quattro ruote con tutta la famiglia. In queste situazioni il comfort può essere un dettaglio da non trascurare, soprattutto quando si devono affrontare molte ore di viaggio.

Per avere più spazio a disposizione si può acquistare un baule da tetto, da montare sul tetto della macchina. Anche delle barre portatutto possono essere piuttosto comode. Con questi strumenti possiamo posizionare i bagagli all’esterno dell’abitacolo, liberando spazio per i passeggeri.

Nella macchina si possono installare molti accessori. Un buon tavolino pieghevole permette a chi viaggia con noi di mangiare comodamente, come accade in treno o in autobus. Per i più piccoli si potrebbe acquistare un portatablet, per tenere in alto il tablet e usarlo come se fosse un televisore. Si possono scaricare file in locale o utilizzare le molte piattaforme di streaming per guardare film e cartoni animati. Infine per chi ha bisogno di abiti perfettamente stirati si possono acquistare degli appendiabiti.

Quali accessori scegliere?

Gli accessori originali sono un’opzione molto valida quando si tratta di acquistare dei prodotti per la propria auto. Sono caratterizzati da un’elevata compatibilità per la nostra automobile, perché sono stati progettati per quello specifico modello. Inoltre sono stati usati dei materiali di prima qualità, pronti a durare per molto tempo.

Gli accessori originali possono essere acquistati attraverso diversi canali di vendita, tra cui le concessionarie ufficiali.

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Come organizzare al meglio il lavoro in un contesto industriale

L’organizzazione lavorativa, in qualsiasi spazio di attività che possa essere preso in esame, è sempre un fenomeno che si raggiunge  a seguito di una serie di ottimizzazioni, in termini strutturali, strumentali e non solo. Quando si tratta di organizzare il lavoro, infatti, la componente a cui si guarda, in termini di finalità, è sempre l’ottimizzazione delle risorse lavorative, così da rendere il lavoro molto più performante e i risultati attesi sicuramente migliori, anche in termini di guadagno e di profitto da parte di un contesto industriale.

È ovvio che, nell’ambito generale dell’organizzazione del lavoro, siano diverse le componenti che dovranno essere sottolineate, soprattutto a proposito di quegli strumenti che potrebbero essere utili per responsabilizzare il personale o per meglio gestire, anche in termini di monitoraggio, l’attività lavorativa. In altre parole, dunque, al di là dei buoni propositi che possono essere alla base dell’organizzazione del proprio lavoro, sarà importante anche servirsi degli strumenti giusti: ecco, sulla base di queste premesse, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come organizzare al meglio il lavoro in un contesto industriale, considerando alcune delle componenti più importanti in tal senso.

Responsabilizzare il personale

Il primo parametro che dovrà essere alla base della valutazione da effettuare, per riuscire ad ottenere una corretta organizzazione in un contesto industriale, riguarda la responsabilizzazione del personale. Naturalmente, in tal senso, si identificano automaticamente due propositi fondamentali: il primo riguarda la protezione del lavoratore, il secondo l’ottimizzazione del suo tipo di lavoro.

È ovvio che la responsabilizzazione del personale possa passare attraverso una serie di attività, che vanno dai team building fino alle conferenze e alle riunioni di lavoro, nelle quali instaurare dei rapporti funzionali al tipo di attività che vuole essere realizzata.

Naturalmente, esistono anche numerosi software e strumenti per la direzione del lavoratore, soprattutto in termini di responsabilizzazione del lavoro e di ottimizzazione delle attività lavorative. Allo stesso tempo, però, sarà importante anche provvedere alla sicurezza di chi opera in un determinato contesto industriale, soprattutto se esposto a potenziali pericoli: in tal caso, è importante citare l’importanza dei dispositivi di protezione individuale, che permetteranno di rendere il lavoratore più sicuro nell’ambito delle proprie attività.

Ottimizzare le risorse industriali e i macchinari

Un secondo elemento importantissimo, qualora si voglia provvedere ad una corretta organizzazione industriale, riguarda naturalmente l’ottimizzazione delle risorse industriali e dei macchinari, di cui ci si dovrà necessariamente servire per la realizzazione del proprio lavoro. Come si diceva precedentemente, per quanto il campo della responsabilizzazione del personale sia importante, non esiste lavoro o attività lavorativa che possa essere svolta al meglio senza uno strumento adatto alle proprie esigenze.

Per questo motivo, anche in termini di ricambio, aggiornamento e potenziamento delle risorse, sarà importante provvedere ad una costante ottimizzazione di quelle materie prime e di quei macchinari che se ne servono.

Chi lavora in qualsiasi contesto industriale, infatti, sa che strumenti costantemente aggiornati, e in linea con le esigenze del lavoratore o del consumatore, sono necessari, dunque lavorare con strumenti costantemente aggiornati non farà altro che organizzare meglio il lavoro e renderlo efficiente.

Curare la protezione dei macchinari

Macchinari industriali che non funzionano nel migliore dei modi o che vanno incontro a continue guasti o malfunzionamenti sono sicuramente antitetici rispetto alla volontà di provvedere ad una corretta organizzazione del lavoro in un contesto industriale.

Grazie a piattaforme come Flexbimec, sarà possibile acquistare strumenti che permettono di proteggere le proprie risorse industriali e, soprattutto, tutti quei macchinari che vengono utilizzati per la corretta organizzazione del proprio lavoro. In questo modo, ci si servirà sempre di strumenti che funzioneranno come se fossero nuovi.

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Cos’è il disturbo temporo mandibolare?

Le articolazioni Temporo mandibolari sono essenzialmente due strutture che si trovano sui lati del viso e che collegano le ossa temporali del cranio con la parte inferiore, ovvero la mandibola.

Queste articolazioni sono composte da muscoli, cartilagine, legamenti e tendini che supportano i movimenti della mandibola e della mascella.

Quando questo movimento non avviene nella maniera corretta si creano problematiche durate la masticazione e in generale la salute del paziente viene compromessa.

Staticamente questa problematica colpisce maggiormente le donne dall’età compresa tra i 40 e i 50 anni e quelle appena sopra ai 20 anni.

Questo disturbo viene chiamato con l’acronimo ATM ovvero Articolazione Temporo Mandibolare, è necessario mettere in chiaro che questa problematica è piuttosto comune e non deve essere fonte di preoccupazioni in quanto nella maggior parte dei pazienti colpiti risulta essere un fastidio occasionale.

Ma come comportarsi quando questo disturbo appare ce lo spiega la Domus Medica casa di cura privata specializzata nella cura del disturbo della disfunzione mandibolare a San Marino!

Disturbo temporo mandibolare: la prognosi

La prognosi è differente in base alla gravità della patologia, la risoluzione avviene nel momento in cui il sistema e l’articolazione temporo-mandibolare viene ripristinata in una situazione tale da poter essere ottimale e riuscire quindi a recuperare le funzioni originali.

Disturbo temporo mandibolare: i Sintomi

I sintomi che fanno pensare ad un disturbo temporo mandibolare si manifestano soprattutto durante la masticazione solitamente con un rumore anomalo prodotto dalle articolazioni e che successivamente può addirittura interessare le aree del collo e delle braccia producendo delle contratture o in alcuni casi sensazione di vertigini.

Il sintomo più “grave” è l’impossibilità di aprire completamente la bocca.

Disturbo temporo mandibolare: la diagnosi

La prima diagnosi avviene tramite l’utilizzo di un primo esame che serve per analizzare il caso e il paziente, successivamente quando si ha un quadro completo si procede con esami più precisi utilizzando strumenti ultratecnologici per confermare la disfunzione temporo mandibolare.

Per misurare il bilanciamento muscolare e i suoi movimenti è necessario svolgere altri due importi esami che sono: l’elettromiografia e la kinesiografia.

Durante la visita di controllo lo specialista controllerà la presenza nelle articolazioni di “schiocchi” o di dolori muscolari, questa visita avviene tramite il movimento di chiusura e apertura della bocca.

Dolore temporo mandibolare le principali cause

Le cause che portano ad una disfunzione della mandibola è da ricercare nei problemi articolari, contratture muscolari e problemi psicologici.

Queste problematiche implicano una riduzione della movimentazione della mandibola, problemi di malocclusione, bruxismo, tensione muscolate e ipermobilità.

Dolore temporo mandibolare i Trattamenti da seguire

Per rimediare alla disfunzione mandibolare lo specialista dovrà prescrivere una terapia a base di medicinali in grado di ridurre l’infiammazione e miorilassanti.

In casi specifici sarà utile anche fare delle sedute di fisioterapia con il supporto di ultrasuoni e terapia psicologica per gestire al meglio lo stress.

Nelle situazioni in cui il dolore temporo mandibolare presenti una dislocazione sarà necessario correggere la problematica con l’utilizzo di placche in grado di proteggere la dentatura e nei casi più gravi bisogna agire con una operazione chirurgica. I pazienti che hanno subito questi trattamenti vedono risultati immediati solo i casi più gravi hanno bisogno di maggiore tempo per una guarigione completa.

Disfunzione ATM: a chi mi devo rivolgere?

Gli specialisti che si occupano della cura dei disturbi tempo mandibolari sono il Gnatologo che per definizione che si occupa dell’occlusione, in grado di poter realizzare tutte le manovre per la risoluzione dei problemi legati alla disfunzione ATM.

Il fisioterapista e nei casi più gravi dove è necessaria un’operazione chirurgica sarà necessario interfacciarsi ad un chirurgo “maxilo-facciale”.